Se non amate troppo l’aereo, fareste meglio a evitare accuratamente gli aeroporti di questo top. Chi li ha costruiti deve aver pensato che l’unico modo di farsi pubblicità fosse costruire qualcosa di completamente assurdo: bè, non si può dire che non ci siano riusciti!
E allora ecco un post dedicato a queste eccentriche strutture: allacciate le cinture per i dieci aeroporti più improbabili del mondo.
Aeroporto Princess Juliana
Saint-martin, Antille Olandesi : famoso per la sua pista cortissima, in riva al mare. Gli aerei in atterraggio passano a 10-20 metri sopra la spiaggia.
Aerodromo di Courcheval
Francia: nel bel mezzo delle Alpi, una pista con una pendenza di 18.5 gradi riservata a piloti esperti.
Aeroporto di Gibiliterra
La pista di atterraggio è nel centro cittadino e incrocia, con un passaggio a livello, una normale strada dove circolano le auto. Di che rallentare incredibilmente il traffico!
Aeroporto Tenzing-Hillary
Lukla (Nepal): definito l’aeroporto più pericoloso al mondo da History Channel. È anche il punto di passaggio della maggior parte degli scalatori che partono alla conquista dell’Everest… Ma se non avete un buon motivo, è meglio evitare!
Aeroporto Internazionale Don Muang
Bangkok (oggi chiuso al traffico): guardate bene l’immagine e vi accorgerete di un percorso di golf tra le due piste. Non è proprio l’ambiente ideale per concentrarsi su un colpo…
Ice Runway
Antartico : letteralmente una “pista di ghiaccio”, costruita sulla banchina del mare Artico. Ghiaccio solido come cemento, e si può anche fare un po’ di fuori pista: comodo e rassicurante, no?
Aeroporto Juancho E. Yrausquin
Saba (Antille Olandesi): una delle piste più pericolose del mondo: cortissima, circondata da montagne da un lato e scogliere dall’altro.
Aeroporto Congonhas
Sao Paulo (Brasile): situato proprio nel centro della città… Comodo per i turisti, un po’ meno per il pilota!
Aeroporto di Funchal
Madera (Portogallo): la pista è stata allungata nel 2000… Sul mare! È sostenuta da 180 colonne di cemento.
Aeroporto di Kansai
Osaka (Giappone): costruito nel 1994 su un’isola artificiale, dopo 7 anni di lavori. Ha già resistito a diversi terremoti, ma certi esperti del surriscaldamento globale non gli danno più di 50 anni di speranza di vita…